RESINE SENZA FORMALDEIDE
MATERIALI TESSILI STANDARD
-per controllo e valutazione di tensioattivi e per prove di solidità
Articolo pubblicato sulla rivista “A CAMPIONE” (n.3 anno 2005) della ‘Associazione Italiana di Chimica Tessili e Coloristica’ :
L’azienda “Ausiliari Tessili srl” è presente sul mercato da 25 anni come produttore di ausiliari per pre trattamento e finissaggio (resine e fissatori senza formaldeide, impermeabilizzanti etc.).
Per supportare i clienti nella valutazione dell’efficacia dei prodotti utilizzati, in particolare tensioattivi nelle prove di lavaggio, coloranti e fissatori di coloranti, da quasi un decennio forniamo tessuti di prova ‘sporchi’ e ‘testimoni’ standard.
Siamo rappresentanti esclusivi per l’Italia della ‘Testfabrics Inc.’ azienda statunitense che è uno dei leader mondiali nella produzione di tessuti standard di riferimento per prove secondo norme e metodi ISO, AATCC, ASTM, DIN, ECE/IEC, JIS, SAE, UFAC, nei campi tessile, cuoio e pelli, detergenza, ignifugazione, automobilistico.
Nella valutazione dell’azione di un tensioattivo su un tessuto si prendono in considerazione il primario aspetto della detergenza e il potere imbibente.
Per la determinazione del potere imbibente le norme (vedi nota 1) prevedono l’utilizzo di dischetti di cotone standard con un semplice rilevamento dei tempi di affondamento.
Per la valutazione della detergenza (vedi nota 2) entriamo nel variegato campo dei tessuti sporcati artificialmente; la Testfabrics Inc. oltre a produrre propri sporchi artificiali è distributore locale della WFK, EMPA e CFT ovvero i principali produttori europei.
I tessuti sporchi standard a noi più richiesti sono: lo standard IEC cotone/carbon black-olio minerale e cotone o lana o poliestere/cotone(65/35) /carbon black-olio di oliva; questi sporchi artificiali nel campo tessile sono sufficienti per valutazioni comparative di detergenti.
Per i produttori di detergenti o lavatrici, gli sporchi standard sono molte decine, dai più classici quali caffè ( in tutte le sue varietà...espresso, solubile, al latte, con panna), tè, vino, rossetto e sangue,
ai meno consueti quali mango, ketchup, succhi di frutta (a scelta), erba, lucido da scarpe o argilla per modellare...
La striscia certificata IEC/ EN-60456 ne raggruppa quattro: carbon black-olio minerale, sangue, cacao, vino rosso ed inoltre il non trattato.
Tra gli agenti che possono sporcare annoveriamo anche i coloranti rilasciati dai tessuti/capi tinti e mal fissati che possono colorare gli altri tessuti con cui vengono a contatto.
Sono disponibili tessuti tinti a solidità determinata (diretti, ad es. Nero 22, reattivi, acidi, allo zolfo): questi ultimi ci fanno entrare nel vasto campo delle prove di solidità delle tinte.
Le norme ISO 105 riguardano tutte le possibili prove di solidità delle tinte: lavaggio, sudore, sfregamento. Tali norme prescrivono l’utilizzo di tessuti testimoni standard (specificati in ISO 105 F01-F10) monofibra (lana, cotone, viscosa, poliamide, poliestere, acrilico, seta, diacetato) e multibra.
Il multibre DW (ns. tipo 42 della Testfabrics Inc.) è il più usato: è largo 10 cm ed è composto da 6 strisce (diacetato, cotone, poliamide, poliestere, acrilico, lana).
Per i lavaggi ad alta temperatura si usa il multibre TV (ns. tipo 41 della Testfabrics Inc.) che presenta triacetato e viscosa al posto di diacetato e lana.
Riscontra molto interesse presso chi tratta la seta il multifibre tipo 49 prodotto esclusivamente dalla Testfabrics Inc. conformemente alla norma giapponese JIS L0803:1998 che alle 6 fibre del DW
aggiunge seta e viscosa.
I produttori di coloranti utilizzano il multifibre tipo 43 a 13 fibre che oltre le su citate include polipropilene e diverse varietà di acrilico e poliestere.
Per le prove di solidità ai lavaggi le norme (ISO 105 C01-09) prescrivono detergenti standard ECE, IEC, AATCC con o senza fosfati, con o senza azzurranti ottici, ed attivatori di candeggio; alcuni tipi di lavaggio in lavatrice (EN 60456) richiedono l’utilizzo di tessuti ‘zavorra’.
Note: